09 Agosto 2021

PIANIFICAZIONE, GESTIONE ED ESECUZIONE DI UN RELINING U.V. DAI NUMERI SORPRENDENTI.

Quando si parla di interventi No-Dig per la riqualificazione di condotte interrate, non sempre si riesce a dare l’idea, in poche parole, della reale portata di questa metodologia e dei suoi vantaggi, quelli strettamente tecnici e quelli che potremmo definire “complementari”.  Eccoci, però, davanti a un intervento che, in pochi dati, offre l’evidenza delle caratteristiche vincenti del relining No-Dig a raggi U.V.: il cantiere del Garbogerino.

UNA CONDOTTA CHE ATTRAVERSA UNA CITTÀ.
Stiamo parlando di una condotta fognaria a Limbiate. Anzi, a essere più precisi, di una roggia che, negli anni ‘30, è stata intubata e che, per 90 anni, ha svolto il ruolo di fognatura, mentre la città le cresceva sopra e intorno, con un conseguente aumento della produzione di liquami. Un aumento che la roggia non ha potuto sopportare, cominciando a mostrare i propri limiti e a produrre disagi, disservizi e, naturalmente, costi.
Una situazione evidentemente non risolvibile con piccole manutenzioni o interventi di rattoppo. E che ha portato alla decisione di intervenire in modo totale, ripristinando la condotta prima di tutto a livello strutturale e, di conseguenza, funzionale. I lavori di riqualificazione sono stati appaltati a un consorzio di società, tra le quali figura In.Te.Co., sia per la specifica esperienza e competenza, di primissimo livello nel panorama nazionale (e non solo), negli interventi di relining No-Dig sia per la capacità dell’azienda del Gruppo SSE di pianificare tecnicamente, gestire a livello organizzativo ed eseguire con perizia ed efficienza ogni fase di un intervento di questa portata.

PERCHÉ QUESTO CANTIERE EVIDENZIA I VARIEGATI VANTAGGI DEL RELINING NO-DIG?
Immaginiamo una condotta da risanare lunga circa 1.200 metri, alta 170 cm e larga 150 cm, con un diametro equivalente di 1600 e che, in alcuni tratti, raggiunge i 4,5 metri di profondità. Sono già numeri che fanno capire l’importanza dell’intervento, sicuramente nella top 3 dei più rilevanti mai eseguiti in Italia.
Ma aggiungiamo alcuni fattori: la condotta attraversa un area in cui sono presenti un presidio ospedaliero, un centro sportivo, una stazione dei Carabinieri e diverse aree residenziali. È facile intuire che, operando con metodi tradizionali, cioè scavando e inserendo nuove tubature, i costi sarebbero enormi e i disagi per la popolazione e l’intera città sarebbero semplicemente insostenibili: per diversi mesi si verificherebbero intasamenti a livello di traffico, inagibilità di alcune aree, sospensione dei servizi, inquinamento, rumore...
Da qui, la scelta di intervenire utilizzando le tecniche del relining a raggi U.V., cioè a raggi ultravioletti, metodo che prevede di scavare in punti localizzati e limitati e inserire nella condotta una speciale guaina composta da polimeri ad alta resistenza, che una volta catalizzati formeranno in sostanza una nuova condotta perfettamente efficiente e duratura.
In un cantiere che - si prevede - comporterà un anno di lavori, questa scelta permetterà di limitare davvero al minimo ogni tipo di disagio, contenendo i costi di intervento a fronte di un risultato di assoluta qualità.

QUALITÀ DI TESTA, DI MANO E DI MEZZI.
La conoscenza approfondita delle tecniche di relining No-Dig da parte dei tecnici e del personale di In.Te.Co. ha permesso di progettare l’intervento per rendere ogni fase efficace. Un tale intervento, infatti, non solo presenta sfide importanti dal punto di vista dei numeri (basti guardare i dati citati nel paragrafo precedente!), ma si rivela straordinariamente impegnativo anche a livello di gestione, di coordinazione delle forze coinvolte.
Proprio per questo, l’attenzione di In.Te.Co. è stata dedicata inizialmente allo studio delle diverse parti dell’intervento e alla sua ingegnerizzazione, per ottimizzare e rendere precisa la coordinazione tra fasi, squadre e mezzi.
Proprio questa precisione, garantita dalla preparazione del personale impiegato e dall’utilizzo di tecnologia e mezzi specifici e all’avanguardia, consente di operare un simile intervento in modo che potremmo definire scientifico e sapiente. Con una qualità non solo del risultato finale e dei materiali impiegati, ma dell’operatività stessa.

Il cantiere è aperto e l’entusiasmo di partecipare a un intervento di tale portata sta contagiando tutti.
Pubblicheremo, in corso d’opera, aggiornamenti e ulteriori informazioni sull’intervento del Garbogerino, fino alla sua chiusura.

Per saperne di più sul servizio di relining U.V. di InTe.Co.: clicca qui.
 

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