17 Novembre 2023

RIQUALIFICARE INNOVANDO.

La riqualificazione di una condotta fognaria può presentare criticità o complessità tali da poter essere realizzata al meglio solo grazie a un approccio innovativo, in termini tecnici, tecnologici e progettuali.
È il caso della riqualificazione operata da In.Te.Co. a una condotta fognaria di Seveso.

La sfida.
Restituire piena efficienza funzionale e strutturale al collettore fognario posto in via Eritrea a Seveso (MB) superando le criticità presenti:
- gravissimo stato di ammaloramento della condotta;
- estensione dell’intervento: collettore ovoidale in calcestruzzo di dimensioni 1200 x 800 mm e lunghezza di 210 m.
- area densamente popolata, trafficata e con presenza di attività commerciali.

La prima innovazione è operativa: minimizzare l’impatto, ottimizzare gli interventi.
La cura dedicata alla pianificazione operativa dell’intervento ha consentito di rispondere con un approccio innovativo alla necessità di lavorare in un ambiente asciutto e di garantire l’operatività del collettore. Al posto di creare una condotta di bypass, i tecnici di In.Te.Co. hanno realizzato un “bypass aereo”, in grado di trasportare fino a 350 litri di reflui al secondo e costruito con tubazioni in acciaio autoportanti, assemblate a terra e posizionate a 4 metri dal suolo con una gru.
Questa soluzione innovativa ha garantito tempi più brevi e un ridotto ingombro di strade e marciapiedi, e quindi un minore impatto del cantiere sulla vita dei residenti, delle attività commerciali e del traffico.

La seconda innovazione è progettuale: verificare le condizioni per intervenire con precisione.
Per disporre di informazioni puntuali e aggiornate e pianificare al meglio l’intervento, In.Te.Co. ha effettuato una videoispezione robotizzata della condotta, rilevando le pessime condizioni. Di conseguenza, per rendere efficace l’intervento, è stata effettuato un lavoro di riempimento delle fessurazioni e ricostruzione delle parti mancanti.  
La preparazione della condotta per la fase di relining ha permesso di assicurare la perfetta riuscita dell’intervento.

La terza innovazione è tecnica: produrre alta efficienza, contenere costi e tempi.
La fase di relining vero e proprio si è concentrata sul risanamento della condotta utilizzando la tecnica UV-CIPP (Cured In Place Pipe): partendo da uno scavo di dimensioni ridotte e con l’utilizzo di un argano della capacità di tiro di 100 q, è stato inserito per tutta la lunghezza della condotta un tubolare impregnato di resina (il cosiddetto liner).
In.Te.Co. ha utilizzato un liner GL16 della Impreg, un prodotto di altissima qualità, che offre elevata resistenza meccanica, costituito da una guaina in fibra di vetro, pre-impregnata con resina in poliestere, con sezione da 1200 x 800 mm e spessore di 8,9 mm, calcolato per offrire la più alta garanzia anche sotto il profilo strutturale.
Una volta inserito, il liner è stato gonfiato con un blower per farlo aderire alla tubazione esistente e la guaina è stata indurita mediante catalizzazione della resina, prodotta con l’utilizzo di un carrello dotato di lampade UV, teleguidato e controllato dall’esterno dai tecnici di In.Te.Co. Le operazioni di inserimento e catalilzzazione sono state completate in 12 ore e sono state seguite dal collaudo, che ha certificato la perfetta riqualificazione idraulica e strutturale della condotta.
L’alta specializzazione della squadra di lavoro e il ricorso a tecniche all’avanguardia e attrezzature tecnologicamente avanzate ha consentito di restituire la completa funzionalità in tempi rapidi e con costi notevolmente ridotti (rispetto  alle tecniche tradizionali).

La preparazione e l’esperienza dei tecnici e delle squadre operative di In.Te.Co. ha permesso di ottenere il risultato desiderato, ottimizzando risorse, tempi e costi.

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